Vi racconterò quest'ultima. Non so voi, ma prima di questa esperienza io pensavo che la corrida fosse "solo" l'incontro tra un toro stanco e un torero pronto a tormentarlo. Mi sbagliavo di grosso. E' stata un'esperienza molto dura per me, ma mi è servita per capire fin dove può spingersi l'essere umano.
Vestiti di bianco e rosso, come da rigorosa tradizione sanfermines, il tutto inizia al supermercato, dove con mio stupore compriamo una pattumiera di plastica da 25 litri, come quella in foto.
Capisco presto che questo sarà il contenitore per la sangria che ci porteremo nell'arena.
Preparata la sangria, ci dirigiamo bellamente con questa cisterna alcolica all'entrata indicata sul nostro biglietto (costo: 22 euro). La polizia e la sicurezza non battono ciglio: pare che sia normale che gli spettatori entrino con barili di alcool.
Ci dirigiamo nel nostro settore: è nella metà che rimane al sole. Al contrario della metà all'ombra, dove si va per seguire la corrida, qui tutti fanno fiesta e, mi dicono, non si fa altro che cantare, bere e lanciare sangria nei settori sottostanti: in realtà il toro quasi non lo si vede. Rimango perplessa, ma decido di sperare che sia veramente così.
Mi siedo, e in breve tempo la mia maglia bianca diventa viola, dalla sangria che mi piove addosso. Quando mi arrivano in testa un mezzo limone e un cubetto di ghiaccio, inizio a ridere meno.
Nel frattempo inizia la corrida: entrano i picadores, i toreros e il matador, che sfilano a turno e con aria trionfante si posizionano sotto al punto della tribuna dei giurati, cioè coloro che decidono se il toro va ucciso o se invece può essere graziato (se è "stato bravo" e non ha tentato di incornare i toreros). Dopo la sfilata dei prodi guerrieri i toreros fanno stretching e si posizionano nell'arena con i drappi gialli e rosa. Per la cronaca: i tori vedono in bianco e nero, ed è lo sventolare del drappo che lo infastidisce, non il colore.
Il toro viene fatto entrare, e i toreros fanno di tutto per farlo stancare. Lo tormentano poi si nascondono dietro a dei paraventi bassi, a lato dell'arena: li vedete nella foto all'inizio del post. In questo modo, il toro tenta di incornarli ma si fa solamente male contro il legno del paravento, e loro non si fanno nulla. Coraggiosi, vero?
Dopo di ciò, entrano i picadores: uomini a cavallo che hanno il compito di ferire il toro sul garrese, inserendovi delle lance acuminate. Bel divertimento, eh? Oltretutto il cavallo che li sorregge è bendato e bardato su tutto il corpo da una specie di armatura, perchè il toro tenta di incornarlo per difendersi. Una volta usciti i picadores, ecco un altro giro di toreros a cui segue, infine, la parte più crudele, che ha trasformato in singhiozzi disperati le lacrime che mi scendevano sul viso.
Entra nell'arena il matador, che cammina volutamente piano, dà le spalle al toro, tiene il petto in fuori e incita la folla ad applaudirlo. Ostenta sicurezza o, a seconda dei punti di vista, ostenta ignoranza allo stato puro. Anzi, brado.
Si avvicina al toro più volte per inserirgli nuove lance nel garrese. Quando il toro si avvicina troppo, i toreros riemergono dai paraventi (parac***) per attrarre la sua attenzione e distrarlo. Poi tornano a ripararsi. Altra ardita prova di coraggio. Sotto la luce del sole, si vede il sangue che sgorga e scintilla dal collo del toro.
Questo simpatico giochetto continua un pò fino a che il matador, dopo l'ok della giuria, inserisce due lunghe spade acuminate nella gola del toro. Poi continua a tormentarlo e stuzzicarlo fino a che al toro, stremato e già morente, non cedono le ginocchia. L'animale si accoccola sul terreno. Sbuffa. Il matador continua a infilargli lance nel garrese sotto gli applausi della folla. Il toro brontola e subisce, e chiude gli occhi. Muore.
Grandi applausi, il matador che si fa acclamare dalla folla, sangria che continua a volare tra i cori degli spalti, e i picador che entrano a cavallo, legano il cadavere del toro ai cavalli e lo trascinano fuori. Una lunga striscia di sangue si mischia alla sabbia.
Olè.
Se siete arrivati a leggere fino a qui, spero che gioiate con me per questa notizia, e che vi uniate a me alla prossima manifestazione contro la corrida.
Yo soy antitaurina, y tu?