Sì, lo so che ormai vi eravate abituati a questo blog, però, che vi devo dire, da oggi le mie (dis)avventure le troverete a un altro indirizzo. Sempre roba così, il livello dei contenuti rimane quello eh, solo che sarà da un'altra parte.
Il primo passo per il dominio del mondo è...il dominio, quindi da oggi potrete leggermi su www.fraintesa.it.
Ho cercato di rendervi il tutto poco doloroso e molto leggibile, ma se dovessero venirvi degli attacchi epilettici perché la grafica fa schifo siete pregati di comunicarmelo, grazie.
...e grazie specialmente a chi continuerà a seguirmi di là
Vi ho già parlato del progetto Umbria on the blog. Bene, è finalmente giunto il momento di raccontarvi com'è andata la tre giorni umbra. Come avrete visto dalla foto, già l'accoglienza è stata qualcosa di unico: il pulmino brandizzato Umbria on the blog ci ha accolte in una delle mille stazioni di Perugia e ci ha portate nella sede di Confindustria, realizzatrice del progetto.
Tipo gita, però più breve e senza canzoni tipo "Quel mazzolin di fiori".
A Confindustria, dopo un piccolo buffet di benvenuto, ci siamo presentate a turno, e dopo che anche io ho dato il peggio di me (ecco qui la prova) Luca Sabatini di Confindustria e l'ideatore del progetto, Alessio Carciofi, ci hanno raccontato di come sia nato e sia stato organizzato Umbria on the blog. Ci siamo meritate dei Baci Perugina, un quadernino personalizzato e degli adesivi stilosi che stiamo tuttora spargendo sul globo. E' stato particolarmente illuminante ascoltare Maria Carmela Colaiacovo, brillante imprenditrice che ha sottolineato quanto siano importanti oggi i
channel manager nel settore del turismo. E di quante persone non se ne siano ancora accorte...
Dopo Confindustria, ci siamo divise nei due alloggi riservati a noi. Metà di noi sono andate al Relais Borgo Brufa, un resort dalla veduta spettacolare a Brufa di Torgiano (PG), mentre io sono finita con altre blogger all' Hotel Resort Valle di Assisi, la cui tenuta comprende campi da tennis, chiesetta, centro congressi, casolari e laghetto. Insomma, quasi un paesino.
Dopo un sorteggio, io mi sono aggiudicata una delle tre camere con vista a nostra disposizione, ma ho deciso di cederla dato che ultimamente ho già vinto altre cose. Sono comunque finita in una camera molto elegante e spaziosa (diversa dai campi tendati a cui sono abituata) resa ancora più accogliente da omaggi di benvenuto: una rosa sul letto, una bottiglia di Ceccomatto prodotta dall'hotel, e tre preziosi volumi (La rivista dei siti Unesco, Luoghi italiani patrimonio Unesco e Ottocento anni fa, quest'ultimo con dedica del sindaco di Assisi).
Dopo un veloce aperitivo all'hotel, la prima giornata si è conclusa con un'abbondante e apprezzatissima cena alla Gastronomia Andreani, a cui voglio dedicare un post apposta (gioco di parole non voluto).
La prima giornata si è conclusa con una passeggiata in una ventosa Assisi, che di notte lascia parlare la sua architettura illuminata. L'impronta religiosa è fortissima e permea i sentieri della città, che si snodano tra salite e discese in mezzo alle alte chiese e basiliche. Lo potete vedere nel video del nostro videoreporter Mario Mele:
Ah, di alto c'è anche la richiesta economica per il parcheggio all'ingresso della città, sappiatelo.
UPDATE: troverete in corsivo i titoli che ho aggiunto dopo la pubblicazione del post. Grazie a Marta, Filippo, Santrace, Giulia e al mio cervello che s'è ricordato tardi un paio di titoli.
Da qualche anno ho una lista che io chiamo M.I., Mondo Infame. E' una lista di titoli di film strappalacrime, spezzacuore, che quando finiscono ti lasciano un enorme senso di impotenza nei confronti delle ingiustizie del mondo (oltre ad un magone esagerato). Quei capolavori che, quando hai finito di guardarli, ti lasciano in preda ad un senso di inutilità cosmica e ti fanno finire tutti i fazzoletti che hai in casa. Però belli, eh?
Sono sicura di non essere l'unica che ama autoflagellarsi con tali pellicole. Quindi, se vi viene in mente qualche altro titolo che non ho inserito nella lista, per favore segnalatemelo nei commenti(così nelle prossime serate di nullafacenza saprò che mattone guardarmi).
Se vi dico "magone misto a rabbia", voi che film mi dite?
21 grammi A beautiful mind Alcatraz l'isola dell'ingiustizia Alfie Amabili resti American History X Autumn in New York Babel Boys don't cry Blow (I segreti di) Brokeback Mountain Brotherhood Come Dio comanda Crash (Contatto fisico) Dancer in the dark Edward Mani di forbice Espiazione Eternal Sunshine of the Spotless mind (e la sua mirabile traduzione Se mi lasci ti cancello) Forrest Gump Gran Torino Gorilla nella nebbia Hachiko I Cento Passi Il bambino con il pigiama a righe Il miglio verde Il paziente inglese Into the wild I ponti di Madison County L'attimo fuggente L'eternità e un giorno L'ultimo inquisitore La vita è bella Le conseguenze dell'amore Lezioni di piano Lo scafandro e la farfalla Magdalene Mi chiamo Sam Milk Million Dollar Baby Monster Non lasciarmi (Never let me go) Non ti muovere Ogni cosa è illuminata Parla con lei Philadelphia Precious Qualcuno da amare Qualcuno volò sul nido del cuculo Ritorno a Cold Mountain Scelta d'amore Schindler's List Seven Spiagge Un mondo perfetto Vento di Passioni The Constant Gardener The Elephant Man The Reader (A voce alta) The Road Volver Walk the line
Inizia oggi in una bella villa a Camaiore (Lucca) il Veganfest 2011, una fiera/expo sul mondo ecologico e vegan che terminerà lunedì 25.
No, l'ingresso non é riservato ai vegetariani, anzi: i carnivori e i curiosi sono i benvenuti.
Sul programma leggo che ci saranno molti eventi fighi, e non i soliti incontri da fricchettoni, non temete.
Ci saranno workshop per avvicinare i bambini alle verdure, workshop di cucina, incontri con quelli della Sea Shepherd Conservation Society (sì, quelli che avete visto in tv su Sky), concerti, seminari su downshifting (vorrei andare a quello di Vitaimpatto1) e ingegneria naturalistica, e molto altro.
La domenica poi mi piacerebbe andare al Vegancamp, il barcamp dei blogger e webmaster vegetariani e vegan.
Una cosa è sicura: dovrò portarmi una borsa capiente perchè, oltre agli espositori di alimenti veg-friendly (w il seitan), ci saranno anche quelli di bio e eco-cosmesi (che svaligerò), arredo, abbigliamento e editoria.
Ve lo ricordate, no, che ho partecipato a questo concorso per fare la ranger in Australia?
Beh,...ho vinto!
Dopo aver assimilato il colpo, cioè dopo che per giorni ho pianto dalla gioia e ho girato con una faccia da pesce lesso, ho iniziato ad informarmi su quello che mi aspetta per dal 3 al 22 luglio (poi dal 22 al 29 farò vacanza in Oz, ma questa è un'altra storia).
Qualcosa lo potete vedere già nel video qui sopra: farò la ranger al Phillip Island Nature Park, un parco naturale sull'omonima isola a circa un'ora e mezza da Melbourne.
Lavorerò con gli animali presenti nel parco: koala, wallaby(una specie di piccolo canguro), foche, delfini, cavalli e le star del parco, cioè i pinguini nani protagonisti della Penguin Parade.
No, non è una sfilata di carri allegorici guidati da pinguini: è semplicemente la "parata" dei pinguini che ogni mattina lasciano le loro tane e si tuffano in mare, e ogni sera alle 18 dopo una giornata di pesca ritornano sulla terraferma.
Ovviamente questa Penguin Parade richiama orde di turisti che vengono guidati e tenuti a distanza dai ranger. Quindi...forse questo è una parte del lavoro che mi aspetta!
Lo scoprirete comunque perchè terrò un diario dell'esperienza, sempre su questi schermi.
Stay tuned!
Ah, un'ultima cosa: vi avevo promesso che se avessi vinto avrei portato qualcosa a ciascuno di voi.
Siccome sono dell'idea che la fortuna e la felicità vadano condivise...forza, iniziate a elencare cosa volete che vi porti.
Su Facebook ho scoperto questoconcorso che mette in palio la possibilità di farsi un mese da ranger della Nature Crew del Phillip Island Nature Parks, in Australia.
Bene, io vorrei vincere. Quindi, per partecipare, sono andata dai miei amici lama, ho fatto il video che vedete qui sopra e l'ho postato sull'apposito sito.
E' inutile che facciate quella faccia lì, lo so anche io che i lama non sono animali tipicamente australiani, ma che vi devo dire? Non ho trovato pinguini nei dintorni. Ho anche cercato in una confezione di Polaretti, ma, oh, nulla.
Rientrando rigorosamente nei 2 minuti massimi a disposizione, pur senza pinguini ho cercato di far capire che rientro nei requisiti, cioè:
- so guidare (beh insomma...fidatevi);
- ho meno di 30 anni (si vede dalle non-rughe...no?);
- amo gli animali (lama e non);
- amo ancora di più gli animali (non li mangio);
- trovo che il volontariato sia "cool"(sono fiera volontaria in gattile);
- parlo inglese (so pure come dicono hello giù in Oz!);
- sono 2.0 (già il fatto che io stia scrivendo un post sul blog e non una cartolina dovrebbe dirvi qualcosa, eh...);
- godo di buona forma fisica (dai vi prego ditemi che si vede).
Insomma io sono pronta, ecco.
Ho voglia di rendermi utile, conoscere gente che non sa cosa vuol dire bunga-bunga, scoprire cose, animali e territori per me nuovi, sporcarmi, ridere, parlare ai pinguini in due lingue.
Io ho le fingers crossed...please, state anche voi tutti incrociati per me!
Almeno fino al 31 marzo, data in cui il concorso si conclude.
Se vinco, porto qualcosa a tutti (per "qualcosa" intendo qualcosa di legale, e che stia in valigia; no surfer, no biondone, no cuccioli di koala).
E per rendere tutto più interessante...potete sfottermi con il video del backstage.
Come avrete intuito, la terza faccia da sinistra, con la pelle color cadavere, sono io.
La sottoscritta è stata infatti coinvolta nel progetto Umbria on the blog: sarò una delle 11 blogger che nel terzo week-end di aprile invaderà l'Umbria e ne racconterà l'esperienza qui. Un bell'esempio di marketing territoriale innovativo: uno storytelling 2.0.
Dopo aver faticosamente partorito la mia autobiografia, ho preso parte a un'intervista fotograficadove ho rivelato dettagli inconfessabili (o quasi) del mio passato e dove mi sono lasciata trasportare dall'immaginazione pensando all'Umbria.
Non vedo l'ora di partire, assaggiare piatti nuovi, scoprire borghi nascosti, passeggiare in mezzo alla natura o nelle vie di una città per me nuova, chiacchierando con queste persone.
Nell'attesa di svergognarmi in Umbria (queste persone scopriranno lì alcuni miei dettagli privati, tipo che io dormo con la mascherina), ringrazio Alessio Carciofi che mi ha coinvolta nel progetto.
Per una vegetariana come me, un cognome simile non poteva che essere garanzia di qualità!
E' una bella soddisfazione far cambiare idea a una persona. Mi ricordo quando, durante una lezione speciale sul microblogging, io e Pizzulata illustravamo i motivi della ficaggine di Twitter a una piccola platea di ignari, e la più scettica era decisamente lei, Nouv84, che controbatteva a ogni intervento e apriva malvolentieri l'account durante la lezione. Ma si vede che: - o convinco la gente benissimo (ipotesi più remota ma più fica); - o Twitter è irresistibile, e una mente intelligente se ne rende presto conto.
Fatto sta che, a distanza di pochi mesi da quella lezione, Nouv84 mi ha reso molto fiera, quando è comparsa nei Top Tweets italiani.
Quindi, per farla breve, con questo post vorrei augurarle che il/la bimbo/a che aspetta sia scettico/a quanto lei. Perché fargli cambiare idea sarà una bella soddisfazione.
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