
L'
intolleranza è un bel problema. Soprattutto quella al latte.
Nel 2009 quando conosci qualcuno non gli poni più la storica domanda "Che musica ascolti?"(
so 80s...). Non ci sono più le belle aggressioni verbali di una volta, scaturite da ingenue esternazioni tipo "Mmm...Simple Minds...ah sì il loro cantante è quello coi capelli rossi!". Adesso subito dopo la domanda di rito "Ce l'hai
Facebook?", e subito prima di "Come hai detto che ti chiami? Sai mentre mi presento non ascolto mai cosa dice l'altro!", scatta la temutissima frase:
"Dai, anche tu sei
intollerante al latte?!"
Ora io mi chiedo se certa gente pensa, prima di parlare. E mi rispondo: no.
Nel 2009 tanta gente non si è ancora accorta che siamo l'unico animale che continua ad allattarsi ben dopo lo svezzamento, per di più con
latte di altri animali. Animali che, inoltre, vengono imbottiti di ormoni e il cui latte viene bombardato chimicamente, bollito, impacchettato e spedito per kilometri.
Chissà poi perchè siamo intolleranti. E chissà perchè le industrie non ce lo fanno notare, anzi, quando ci accorgiamo che il nostro intestino protesta, loro ci soffocano la coscienza producendo "
latte ad alta digeribilità".
Ma
la cosa a cui più sono intollerante sono
gli pseudo-intolleranti. "Uffa non posso mangiare formaggio/uova/... perchè se no devo volare in bagno. Sai sono allergico". Magari se avessi un'alimentazione un pò più equilibrata e gradualmente ingerissi l'amatissimo alimento che ti dà fastidio, il tuo corpo non te lo farebbe pesare. E poi, dai, l'allergia (purtroppo per gli allergici veri!) è un'altra cosa. Se non lo capisci, non ti lamentare e tieni un libro di Faletti o di Larsson in bagno.